CARNIA
SECONDA TAPPA – 14 ottobre 2015
Carnia Revenue.
Potenzialità inespresse, territorio non ancora del tutto pronto al revenue ma attento a ricevere nuovi input. Dal mare e dal sole della Laguna ci siamo spostati verso una fredda e piovosa, ma anche molto affascinante, Carnia.
La bella Carnia dove si è svolta la seconda tappa del Revenue Grand Tour.
Un incontro con gli imprenditori molto interessante: parliamo di gente fiera e orgogliosa delle proprie origini e del proprio territorio. Offre molteplici opportunità dal punto di vista turistico ma non è ancora abbastanza forte come luoghi attigui. Abbiamo percepito un certo disincanto da parte degli imprenditori, forse lasciati troppo a lungo soli dalle istituzioni, ma pronti a lanciarsi in un nuovo percorso che possa traghettare questo luogo incantato verso quello che merita: diventare a tutti gli effetti un brand di successo.
E siccome il Revenue Grand Tour nasce proprio con questo obiettivo è facile immaginare che lavoreremo con grande attenzione (in effetti lo facciamo sempre, ovunque) per questa area che nonostante le condizioni atmosferiche avverse ci ha lasciato a bocca aperta per la sua bellezza e per tutto quello che ha da offrire. Paesaggi, storia, cultura, architettura, enogastronomia, natura incontaminata. Le possiede davvero tutte le Carnia queste cose.
Non staremo qui a chiederci perché allora non è famosa come altri luoghi nei dintorni? Perché forse potrebbe lavorare di più e meglio per condizionare la domanda del mercato, attrarne di nuovi e cominciare a costruire qualcosa di positivo. Ora, non ci aspettiamo che il miracolo di Grado accadesse dappertutto, ma non ci dispiacerebbe affatto. Per gli abitanti della Carnia l’ospitalità è sacra e questo denota una certa esperienza nell’accoglienza dei turisti.
Pare che non per tutti sia così, ma noi possiamo dirlo per le persone che abbiamo incontrato lì, tutte assolutamente deliziose. Sta di fatto che secondo noi la Carnia ha tutte le carte in regola per cominciare un cammino di rinnovamento, puntando – perché no – sul revenue management, iniziando a lavorare con tariffe diverse in bassa stagione per condizionare la domanda e attrarre nuovi flussi turistici in alta stagione. Già solo questo basterebbe per toccare con mano dei risultati mai visti prima d’ora.
Che Carnia Revenue sia!
A proposito: anche qui…si mangia da Dio!
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